Il nuovo decreto-legge 36/2022 pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine aprile, amplia ufficialmente la platea di soggetti IVA interessati dall’obbligo di emissione di fatturazione elettronica SDI, andando ad estendere il bacino di soggetti interessati e modificando i parametri di applicazione dell’obbligo.
Nell’articolo 18 del medesimo decreto possiamo trovare i nuovi parametri di applicazione dell’attuale normativa in termini di soggetti coinvolti dall’obbligo di fatturazione in formato elettronico.
CHI RIENTRA
A decorrere dal 1° luglio rientrano anche:
- i contribuenti in regime di vantaggio (art. 27, commi 1 e 2, DL 98/2011)
- i contribuenti in regime forfetario (art. 1, commi da 54 a 89, legge 190/2014)
- le associazioni sportive dilettantistiche ed enti del terzo settore (regime Legge 398/1991, art. 1 e 2) con fatturato inferiore ai €65mila.
GLI ESCLUSI
Fino al 31 dicembre 2023, potranno continuare a emettere fatture in formato cartaceo le piccole Partite IVA con fatturato inferiore ai €25mila.
Per tali soggetti, l’obbligo di fatturazione elettronica tramite SDI scatterà a partire dal 1° gennaio 2024.
Chi però è in regime forfettario e non rientro nell’obbligo per l’anno 2022, può comunque emettere fattura elettronica.
In questo caso si applicherà il regime premiale, ovvero quel regime riservato ai soggetti che adottano la fatturazione elettronica pur non essendovi obbligati, che consiste in una riduzione dei termini di accertamento dell’imposta.