Come emettere fatture elettroniche corrette
Piccoli consigli per una fatturazione a regola d’arte
Per quanto riguarda invece la fatturazione elettronica verso Privati, oltre a rispettare tutte le indicazioni fornite da Agenzia delle Entrate per la corretta compilazione e informazioni obbligatori necessarie, risulta importante ricordare sempre di indicare il Codice Destinatario, o indirizzo PEC, a cui si desidera che SDI recapiti la fattura, in mancanza di tale riferimento la fattura verrà scartata e risulterà non correttamente emessa.
I Clienti di Digithera possono provvedere all'inserimento di tutte queste informazioni obbligatorie e richieste direttamente all'interno della propria Area Riservata in forma guidata, nella sezione denominata "Dati Integrativi per XML SDI". Così facendo, Digithera potrà provvedere all'Integrazione di tali informazioni all'interno di ogni fattura elettronica generata.
Per maggiori dettagli sulla compilazione dei diversi campi, in modo da comprendere anche quali dati risultano essere obbligatori per entrambi i possibili destinatari di emissione, vi lasciamo il link all'ultima versione aggiornata delle Regole Tecniche, dove è inoltre possibile approfondire anche le più recenti modifiche al tracciato e la Normativa di riferimento.
- <nr progressivo>, ad esempio: 000125, oppure 125 > nessun sezionale separato o sezionale con intervallo "fuori scala".
- <prefisso> <nr progressivo>, ad esempio: 2014-000125, oppure A/125 > sezionale 2014- o A/
- <nr progressivo> <suffisso>, ad esempio: 000125 A, oppure 125 (2014A) > sezionale A o (2014A)
- <prefisso> <nr progressivo> <suffisso>, ad esempio: 2014-000125/A > sezionale 2014- … /A
Fattura PA
- Codice Univoco Errato o Assente - Il codice inserito non trova riscontro nel database dell'Indicepa.gov.it a cui Digithera si sincronizza quotidianamente.
- Codice Univoco e Codice Fiscale Destinatario non correlati - Quando tale combinazione non trova riscontro nell'Indicepa.gov.it è molto probabile il rifiuto di SdI.
- Indirizzo del Destinatario Incompleto o errato - - L'indirizzo del Destinatario è univocamente associato al Codice Ufficio.
- Prezzi nel corpo della Fattura IVA inclusa - Le regole tecniche della fattura PA prevedono che i prezzi nel corpo siano Imponibili (IVA esclusa).
- Riferimento Amministrazione per le Fatture all'INPS Assente - L'ente richiede questo codice di 15 caratteri che definisce univocamente la relazione Ufficio - Fornitore
- Codice CIG e/o CUP di lunghezza non corretta - Tale evenienza comporta il blocco da parte del Sistema di Interscambio.
Fatture Privati:
- Mancanza Codice Destinatario o PEC - Risulterebbe quindi impossibile per SDI procedere alla consegna della Fattura.
Casistiche Comuni:
- Partita IVA che in realtà è un Codice Fiscale- Quando tale combinazione non trova riscontro è molto probabile il rifiuto di SdI.
- Somma degli imponibili non coerente con i Totali- Anche l'arrotondamento non gestito prevede lo scarto della Fattura.
- Numerazione Fattura non Coerente con un sezionale IVA separato- Non implica un problema per il Cliente ma per il conservatore.
- Codice Natura non ammesso- a partire dal 1° gennaio 2021, non sono più ammessi i valori generici N2, N3 o N6 come codice natura dell'operazione, risulta quindi necessario utilizzare i nuovi riferimenti introdotti. Consigliamo inoltre, dopo aver individuato il corretto riferimento da inserire insieme al proprio fiscalista, di aggiornare la propria anagrafica Digithera riportando il nuovo codice Natura. Per i clienti che utilizzano il formato PDF per l'invio, è opportuno provvedere all'inserimento del riferimento esteso all'interno delle Fatture emesse (esempio "N2.2 non soggette - altri casi") avendo cura di fornire al nostro supporto tecnico un esempio prima di procedere al primo invio a seguito dell'adeguamento.
- Nel caso in cui sia da inserire in fattura ma non da addebitare: : è necessario selezionare il pulsante di aggiunta del bollo relativo a "Bollo a tuo carico", verificando che l'importo inserito sia corretto.
- Nel caso in cui il bollo sia presente in fattura e sia da addebitare: è necessario selezionare il pulsante di aggiunta del bollo relativo a "Bollo a carico del cliente", verificando che l'importo inserito sia corretto e avendo cura di compilare la relativa l'aliquota IVA corrispondente.
- Nel caso in cui la fattura sia esente da Bollo: sarà sufficiente lasciare il campo vuoto, senza selezionare nessuna delle voci presenti.
Per ReDigit:
- Bollo ancora da assolvere:"bollo da assolvere ai sensi dell’art. 6 del DM del 17.6.2014" - Il Numero Bollo di 14 caratteri da inserire in fattura è: "DM-17-GIU-2014".
- Bollo già assolto:: “bollo assolto ai sensi dell’art. 6 del DM del 17.6.2014” - Numero Bollo di 14 caratteri da inserire in fattura uguale al codice di autorizzazione (non il protocollo).
- Se il bollo è addebitato: al destinatario della fattura deve essere inserito all'interno del totale fattura e all'interno del totale da pagare (se presente in fattura).
Per tutti gli altri formati (ReDigiMail, TeleDigita, ScanDigit e InDigita): è indispensabile inserire la dicitura per i casi seguenti:
- Entro quanto tempo:Il pagamento dell'imposta relativa agli atti, ai documenti e ai registri emessi o utilizzati durante l'anno avviene in un'unica soluzione entro centoventi giorni dalla chiusura dell'esercizio. Il pagamento dell'imposta relativa alle fatture elettroniche emesse nel primo, nel terzo e nel quarto trimestre solare dell'anno di riferimento è effettuato entro l'ultimo giorno del secondo mese successivo alla chiusura del trimestre mentre il pagamento dell'imposta relativa alle fatture elettroniche emesse nel secondo trimestre solare è effettuato entro l'ultimo giorno del terzo mese successivo alla chiusura del trimestre. (Decreto 4 dicembre 2020)
Periodo Scadenza per il pagamento 1° Trimestre 31 Maggio 2° Trimestre 30 Settembre 3° Trimestre 30 Novembre 4° Trimestre 28 Febbraio (o 29 febbraio se anno bisestile) - Quando è dovuta e di quanto:La disposizione riguarda soprattutto un’ampia fascia di tecnici, “regime dei minimi” compreso, e imprese, che emettono fatture e documenti d'importo complessivo superiori ad 77,47 euro riguardanti operazioni: fuori campo IVA; escluse da IVA; esenti da IVA. L'imposta è pari a 2 € a fattura e può essere assolta direttamente dal Cessionario/Committente o dal Cedente/Prestatore.
- Come pagare:Il versamento dell'imposta di Bollo va effettuata mediante modello F24.
- ReDigit: per la compilazione online sarà previsto l'aggiornamento dell'esigibilità IVA per ogni fattura. Nel caso la maggior parte delle fatture abbiano esigibilità iva con lo split payment conviene modificare in Anagrafica, all'interno della propria area personale cliccando su "informazioni richieste per fattura PA", la propria esigibilità IVA.
- DigiConnect: Per chi invia già le fatture in XML-PA dovrà modificare il campo dell'esigibilità iva nel formato xmlpa come indicato sul sito fatturapa.gov.it
- Tutti gli altri formati (ReDigimail, TeleDigita, ScanDigit e InDigita): si dovrà inserire l'etichetta "Esigibilità IVA" e una delle seguenti diciture: "scissione pagamenti", "scissione del pagamento", "scissione pagamento", “split payment".
- come NATURA DELL'ESENZIONE (esempio) "N6.1 - Inversione contabile - cessione di rottami e altri materiali di recupero"
- come "Aliquota IVA 0%"
In particolare per i clienti che utilizzano il servizio RedigiMail e producono le proprie fatture in formato PDF, consigliamo di trasmettere al nostro supporto il modello aggiornato con il nuovo riferimento, avendo così modo di effettuare una verifica di correttezza prima di inviare la prima fattura contenente la nuova Natura di Esenzione.